Keep fighting ~ Warrior Cats

I veri Bianco e Nero

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warriorbeba
view post Posted on 13/3/2012, 19:03




Allora, tanto per cominciare, questa è una Fan-fic su Pokemon Black and White. I personaggi sono scritti in inglese. quindi i nomi cambiano. (Fatta eccezione per N XD lui è sempre uguale! )
I personaggi principali però non sono White (Touko) o N... ma, altri due che nel gioco non c'entrano niente... be' una è un personaggio che ho inventato io... l'altro... sì. Lo si vede nel gioco ma... non lo si distingue... e poi non so neanche come caspita si chiama XD
Avete già capito di chi parlo? No! non una di quei "Seguaci Plasma" che rompono le scatole... e poi non ne vedi mai uno che appare più volte! O forse sì... va be' si tratta di uno del ... hem Trio Oscuro... (Shadow Triad, penso...) non gli darò nome perché non voglio dire cavolate... in ogni caso c'è chi dice che siano i primi tre capipalestra. Ma io non ci credo! Anche se molte cose dicono che lo facciano capire... io non ci credo! Dite quello che volete! Non gli dò nome! E siccome non mi piacciono quelli del gioco... il Trio Oscuro in questa fan-fic lo descriverò come sono nel Manga! e cioè con la maschera! Non me ne frega niente! Preferisco la maschera problemi?! *batte i pugni sulla tastiera* drjk\\ioi kejsi'ì87d *per davvero XD*
Comunque... sì! Guardo ancora i Pokemon! Lo so sono strana (mooolto XD) E lo so! lo so! però.... ci saranno combattimenti molto simili a quelli dei gatti di Warriors! XD Che c'è? Ormai sono abituata! Bene... ora che le presentazioni sono finite.... Io inizio. Ah! Scriverò questa storia solo quando ne avrò voglia! XP
Quindi se è troppo corta... scusate!
Ultime cose... perché ho scelto come personaggio uno del Trio Oscuro? Perché non ne parla nessuno e io ne voglio parlare perché li trovo... interessanti :shifty:

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I veri Bianco e Nero

Capitolo 1- Sentire il pericolo

Era Luglio. Uno di quei mesi fatti per riposarsi, per divertirsi con gli amici. Faceva caldo, il tempo era bello e ci si divertiva a fare delle passeggiate nel bosco o in riva al fiume. Nero era il mio migliore amico. Ci incontrammo un giorno per caso, quando anch’io mi ritrovavo sullo stesso percorso. Non conoscevo Unova… ero scappata da Sinnoh con i miei fedeli ed unici compagni di squadra: Fire e Ice. Due bravi pokemon. Un Flareon e una Glaceon. Nero mi era stato sempre vicino nei miei primi giorni ad Unova. Era diventato il mio migliore amico. All’inizio anche Fire e Ice erano deboli. Ma poi divennero più forti col tempo…
Dunque, mi allenai parecchio! Non ero quindi una novellina! La mia squadra finale era: Fire il Flareon, Ice la Glaceon, Steven il Samurott, Avory il Reshiam, Bladde il Bisharp, Honey la Leavanny. Questa era la mia squadra! Ne avevo passate di avventure… solo pensare a quando mi ero incontrata tempo fa con Steaven… quando era solo un Oshawott… mi vengono le lacrime agli occhi. Oppure quando la prima volta, feci la mia prima sfida in palestra… oppure la prima volta che incontrai N… N… mi fidavo di lui… pensavo potesse entrare a far parte del nostro gruppo. Io, Nero, Bianca e Cheren. Eravamo un bel gruppo. Poi mi disse che era il sovrano del team Plasma… prima mi parlava dell’amicizia dei Pokemon, e poi cercò di farmi entrare nel Team Plasma… ma anche dopo quell’ episodio… mi fidavo ancora di lui. Solo un po’. Poi invece se ne andò. Alla fine, se ne andò senza lasciare traccia. E senza nemmeno scusarsi. Non ha avuto nemmeno il coraggio di chiedere scusa. Ma io… Io l’ho già perdonato.

Dunque era Luglio. Io e Nero stavamo passeggiando lungo il fiume. Stava calando la sera, ma l’aria era ancora tiepida e si aveva la stessa sensazione di quando si fa un bel bagno caldo. Nero camminava più vicino possibile al bordo del sentiero più vicino al fiumiciattolo.
-Tutto per farsi notare- mi dissi.
Lui probabilmente notò e ridacchiò :« Cosa c’è? Non ci si può divertire?» Io roteai gli occhi :« Nero, un bagno la sera nel fiume, non è molto consigliato» e sorrisi. Lui continuò a camminare :« No, ma non accadrà!» Poi ci dirigemmo verso la città. Lui scattò in avanti dirigendosi al centro Pokemon. Io rimasi fuori era sera tardi ormai ma non faceva poi così freddo. «Che ne dici se ci fermiamo qui? Domani andiamo avanti. C’è un bel bosco su questo percorso. Potremmo divertirci!» Mi disse sorridendo. Io annuii, ma poi feci un balzo. Sulla mia testa mancava qualcosa! «I miei occhialini! » Urlai. «Occhialini?» Nero mi guardò stupito della mia reazione improvvisa. Io aprii svelta lo zaino blu per vedere se per caso fossero lì dentro e intanto parlavo :«I miei occhialini che uso quando volo su Avory!» frugai nervosa tra le cose, ma niente! Non li trovavo! «Sky… » mi voltai «Nero! Quegli occhialini che uso per volare su Avory in cielo e quando sto con Steven in acqua!» Nero si mise a pensare un po’. Poi disse :«Sky, forse sono rimasti al fiume dopo che siamo andati a nuotare» Io avevo dei begli occhialini che usavo per entrare in acqua e per volare alta nel cielo. Erano azzurri. Ero tutta vestita d’azzurro! Una maglietta indaco con le maniche lunghe che terminava con i polsi larghi e di colore blu, pantaloni color indaco che terminavano sopra il ginocchio con una scia blu come la maglietta. Anche gli stivali che portavo erano color indaco con il bordo blu, stivali speciali che ti aiutavano a restare sempre in piedi anche se cadevi da altezze elevate. In vita infine avevo legato un bel nastro blu con un bel fiocco e alle mani portavo guanti senza dita (anche questi blu). Ero vestita così perché il cielo era la mia passione come il mio nome Sky. Ero una ragazza abbastanza alta, diciamo forse un po’ più bassa di Nero, magra, occhi blu scuro e capelli castani corti. Una volta erano lunghi… ma rinunciai a loro per salvare Blade quando era ancora un Pawnaird. Stava cadendo da una rupe. LE sue lame erano infilzate nella roccia e non avrebbe resistito per molto. Chiesi a Honney di usare i suoi fili per aiutarlo, ma ogni volta che cercava di tirarlo, le sue lame tagliavano il filo. Così dissi a Ice di preparare un Codacciaio, lei lo fece e io all’improvviso e rapidamente usai la sua coda per tagliarmi i capelli. Erano molto lunghi, legati. Ne feci una treccia e dissi a Ice di tenerla stretta. I miei capelli erano resistenti e riuscimmo a sollevare il piccolo Blade, che si unì alla mia squadra.
Comunque avevo bisogno dei miei occhialini! «Nero! » esclamai « Devono essere senza dubbio ancora là! Io vado a prenderli!» Nero sorrise. «So quanto ci tieni. E va bene. Però… » si interruppe e sorrise «… Stai attenta! Il team Plasma non c’è più, ma potrebbero esserci in giro quelli che vogliono fartela pagare, quando li sconfiggesti tempo fa! » Ridacchiò e io sbuffai. «E mi raccomando! Occhio ai Pokemon zombie!» Io gli lanciai un occhiata del tipo “Come se arrivassero davvero gli zombie!”
Lui sorrise e si allontanò «Occhio eh!» .

Avevo camminato un po’… ero nel bosco e ora era veramente buio! Ma c’erano la luce della luna e delle stelle, non era poi così male. Per un secondo, ma solo per un secondo mi sembrò di sentire il verso di un Pokemon zombie e mi voltai per un paio di volte (naturalmente non c’era nessuno zombie! ) Però tanto per essere sicura, chiamai Blade e lo feci uscire dalla Pokèball. Si stiracchiò e si mise a correre un po’ in giro. Mi rallegrava vederlo così attivo ed energico. Poi quando si stancò di correre da solo mi raggiunse e iniziammo a camminare fianco a fianco. Le foglie frusciavano sonoramente, l’era schricchiolava sotto di noi. Gli alberi risplendevano di luce azzurra con riflessi argentei. Tutto era quieto, si sentiva un leggero venticello che ci rinfrescava il volto. Mi voltai verso Blade, camminava a testa alta con un espressione orgogliosa come al solito. Mi faceva davvero piacere averlo al mio fianco. Molti avrebbero preferito invece non averlo. La sua lama in testa scin
 
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warriorbeba
view post Posted on 15/3/2012, 15:26




Ecco il capitolo 2
Questo sì che assomiglia ai libri di Warriors! Ci sarà u combattimento un po' butto... io vi avviso. Comunque spero vi piaccia. L'ho fatto un po' più lungo! C=

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2- Fiamme nell’oscurità

Ero aggrappata e Blade. Lui avanzava velocemente tra i cespugli. Con le sue lame toglieva di mezzo i rami che intralciavano il passaggio. Sicuro nei suoi movimenti. Sembrava proprio che quell’odore fosse… Avevo idee confuse nella testa. Cosa stava succedendo?! Quell’odore era reale! Non poteva essere sangue! Perché poi?! Blade squarciava con violenza rovi e rami che gli si paravano davanti. Poi un altro odore attirò la mia attenzione. Fumo!
« Oh no! Un incendio! »
«Bisharp! Shaaarp!» Gridò lui mentre avanzava violentemente in avanti.
Il bosco era uguale, non c’era poi tanto fumo. Ma qualcosa di terribile stava accadendo.
Dopo qualche falcata di Blade però, cominciai a sentire meglio l’odore acre del sangue. Sangue e fumo… cosa diamine stava succedendo?!
Sentendo meglio quegli odori il mio Bisharp corse ancora più veloce. Il mio viso era graffiato da fronde di alberi e da rovi che Blade aveva lasciato stare.
Poi, lo vedemmo. Il fumo! Era buio, ma il fumo riuscivamo a vederlo. Era di più. L’odore era più intenso, iniziai a tossire e Blade si abbassò leggermente. Non riuscivamo più a sentire l’odore del sangue. Qualcuno era in pericolo! Come facevamo a localizzalo in questo modo?!
Scesi dalle spalle di Bisharp. Cosa potevamo fare adesso?
Presi la pokèball di Avory. Forse volando l’avrei visto… no, Avory avrebbe respirato troppo fumo. Come tutti sanno il fumo sale in alto, il mio Reshiram avrebbe rischiato troppo!
Da quando avevamo sentito l’urlo era passato un po’. E se ora… quella persona… no, non poteva essere! C’era ancora una speranza!
« Ti prego! Dimmi che non sia accaduto! » Dissi in preda al panico tossendo.
Blade si voltò verso di me anche lui tossendo abbassandosi per non respirare il fumo.
Pensavo aver perso le tracce di quella persona in pericolo… quando sentimmo un urlo!
«AIUTOOO! »
Era un urlo di aiuto! Era una voce giovane ma sentii che era colma di dolore e stanchezza. Come se non avesse quasi più la forza di parlare.
Blade scattò in piedi. Io allargai le pupille. Era ancora vivo! L’urlo ci riportò sulla pista giusta. Mi aggrappai di nuovo al mio Pokemon che cominciò a correre più veloce che poteva tenendosi basso con la testa. Poco più avanti vidi le fiamme. Il mio cuore si fermò per qualche secondo, poi ricominciò a battere all’impazzata. Blade si fermò di scatto. Era sudato e affannato. Iniziò a tossire ancora.
«Blade! Corri! » gli urlai indicando le fiamme.
Lui continuò a tossire. Osservò il fuoco. Erano dei veri e propri muri di fuoco!
Fece qualche passo in avanti e io potei intravedere delle sagome oscure.
«Blade! Vai!» urlai ancora. Lui si voltò e mi fissò. Doveva passare attraverso il fuoco, non era semplice.
«Ti prego! Fidati! Le fiamme bruciano solo sulle punte! Blade! Qualcuno ha bisogno del nostro aiuto!»
A quelle parole lui strinse i denti, si voltò verso le fiamme e vi si lanciò contro ad alta velocità. Io tenevo in mano la pokèball di Steven. Forse avrei avuto bisogno anche di lui!
Le fiamme si avvicinavano a velocità pazzesca. Strinsi i denti.
Blade aumentò ancora la velocità, e quando fu abbastanza vicino fece un salto nelle fiamme e io strinsi gli occhi.
«Bishaaaarp!» gridò lui
Vidi le fiamme passarci di fianco. E poi tutto nero e buio. Eravamo passati attraverso.
Bisharp atterrò sul terreno e non fece in tempo a fermarsi subito. Fece due salti ed eravamo fermi. Io invece mi ero staccata da lui, le mie scarpe affondarono nel terreno smosso e ora eravamo fianco a fianco.
L’erba bruciava anche lì. Dai cespugli spuntavano lingue di fuoco e fiammelle volavano da una parte all’altra della radura infuocata trasportate dal vento.
Non eravamo soli.
Davanti a noi tre sagome oscure. Erano due Absol e un Mightyena che ringhiavano minacciosi, poi più avanti c’erano altri tre pokemon: due Houndoom e un Mightyena. Mi concentrai e vidi che quel Mightyena teneva fermo a terra una persona, il fumo era spesso e riuscivo ad intravedere la sagoma nera di ragazzo. I due Hounddom che si stavano avvicinando a lui, ora erano fermi e ci fissavano. L’Houndoom più grande sembrava avere il muso vicino al collo del ragazzo bloccato a terra. Aveva le fauci appena socchiuse e gli vidi i denti. Colavano di rosso, e proprio quando feci caso ai suoi denti, mi resi conto che anche l’altro Houndoom e Mightyena avevano le zampe, gli artigli e il muso macchiato di rosso.
Il mio cuore si arrestò ancora par qualche secondo. La figura in mezzo al branco di cani era in una pozza di sangue. Lo stavano attaccando!
Tutti i pokemon di tipo buio fissavano me e Blade con uno sguardo assassino, assetati di sangue. L’Houndoom più grosso ringhiò e con gli artigli sguainati si lanciò su di me seguito da Absol.
«Che cosa?!» Urlai terrorizzata.
«Bishaaaaarp!!» Udii Blaze gridare e lo vidi buttarsi addosso ad Absol e ad Houndoom. Riuscì a infilzare con le sue lame il fianco di Absol e lanciarlo via gridando di dolore. Ma Houndoom spiccò un lungo salto verso di me. Lo vidi che aveva le fauci spalancate ancora macchiate di rosso, gli colava della bava dalla bocca e gli occhi terribili con le fiamme che vi si riflettevano dentro. Le mie pupille si strinsero e chiamai forte i miei due Pokemon.
«Fire! Ice! Aiutateci!!» urlai e lanciai in aria le Pokèball dei miei due pokemon. Uscirono immediatamente, un po’ frastornati per essere scesi così all’improvviso nella lotta. Fire però si riprese subito e si lanciò su Houndoom usando morso. Ice invece mi tirò via. Feci un respiro e le pupille mi si riallargarono, come quando ci si riprende da un sogno. Ritornai a terra e vidi che Absol soffiava a ringhiava furioso per essere stato sbattuto con violenza su un tronco incandescente. Mightyena che teneva a terra il ragazzo, si buttò inferocito su Blade seguito dall’altro Houndoom. Blade si voltò inferocito e iniziò a combattere contro i due pokemon di tipo buio. Fire stava combattendo furioso contro ilo capo del branco. Ice invece si lanciò ad aiutare Blade, ma l’altro absol e l’altra Mightyena la bloccarono e lei fu costretta a fermarsi e combattere.
La mia attenzione cadde su Fire che stava attaccando con Grafio Houndoom. Questo però era molto più grande del mio Flareon e afferandolo per una zampa cominciò a trascinarlo brutalmente sul suolo incendiato.
«No Fire! Usa Rotacciaio!» Era una tecnica che gli avevo fatto imparare (Codacciaio + Avvitamento)
Fire ringhiò e eseguì i miei ordini. Cercò di liberarsi facendo una capriola dato che non poteva muoversi. Houndoom guaì di dolore dopo che la coda gli finì sulla testa con violenza. Fire allora i voltò rabbioso e soffiando morse sul collo il capobranco e lo sbatté lontano. Ice sela stava vedendo brutta, un absol la aveva ferita gravemente al fianco destro con la sua lama che aveva in testa, ma Blade se ne accorse e prendendo volentemente la zampa posteriore al Mightyena che lo stava attaccando, la lanciò con forza su absol il quale finì per ferire anche questa con la sua lama e lui stesso si ritrovò schiacciato sotto il peso del pokemon. I due guaendo e urlando si alzarono disordinatamente. Avevano il corpo e la bocca macchiati di rosso e corsero via nel bosco in ritirata. Glaceon aveva la bocca sanguinante, denti stretti e una brutta ferita su tutto il fianco, ma soffiando rabbiosa si buttò addosso a Houndoom usando Ferrartigli e Codacciaio. Fire stava attaccando un Mightyena. Probabilmente eravamo in vantaggio noi, ma sapevo che una lotta così non doveva essere semplice per nessuno!
Poi un pensiero rapido, ma che mi trapassò la mente come una lama.
Il ragazzo! Stava bene?
Mi voltai e mi rigirai nella radura, dov’era? Poi notai una sagoma nera tra il fumo e le macchie rosse di sangue che imbrattavano le foglie degli alberi come bacche vermiglie.
Corsi subito da lui. Era steso su un fianco, aveva i capelli bianchi, macchiati di rosso (Sangue) indossava una tuta completamente nera anche questa spruzzata di rosso e tratti lacerata. Nei tagli della tuta potevo intravedere la pelle coperta di ferite e scottature. Era forse il doppio di me. (Sono sempre stata una ragazza non troppo alta, ma lui era decisamente troppo alto!)Aveva i guanti alle mani le quali erano aggrappate al suolo e all’erba secca. Aveva i denti stretti e portava sul viso una maschera nera… gli occhi bianchi però nascondevano dolore e paura. Mi abbassai su di lui. Era così… così familiare… lo conoscevo di già… ma in quel momento di panico, come potevo mettermi a pensare a chi fosse?
Udii il capobranco ululare forte, mi voltai, lo vidi in mezzo al fumo, stava combattendo contro Ice adesso, o così mi sembrava. Le sagome che intravidi erano quelle, tra le fiamme e il fumo. Ritornai a fisare quel ragazzo.
«Non ti preoccupare! Starai bene! Resisti! »
Forse provò a dire qualcosa, ma riuscì a malapena a emettere un sussurro di dolore.
Cercai di prenderlo per portarlo via, ma era troppo per me. Prendendolo per le braccia poi mi resi conto che era pieno di scottature e ferite, anche le mani aggrappate al suolo sanguinavano. Lui urlava di dolore, e io quasi urlai per la fatica. I suoi gridi di sofferenza erano misti alla stanchezza perché era come se non avese neanche pù la forza di emettere un suono dalla bocca, dalla quale colava sangue vermiglio.
Era il doppio di me! Come potevo sollevarlo? Ma non potevo arrendermi! Ci riprovai, ma mi resi conto che se avessi continuato avrei fatto peggio! Le sue ferite sfregando sul suolo bollente, lo fecero gridare sofferente ancora. La sua maschera copriva qualsiasi emozione, ma sapevo che stava piangendo per quel dolore atroce.
Mi misi a piangere anch’io. Non potevo lasciarlo lì! Eppure dovevo farcela! Dovevamo uscire da quella foresta! Ma come? Se non lo sollevavo, avrebbe sofferto di più! Strinsi i denti. Presi una pokèball, senza sapere chi ci fosse, non lo ricordavo. Ero disperata, straziata e impaurita. Feci per lanciarla, quando…
«Grrrrr…. Grrrr! » Sentii ringhiare alle mie spalle e… qualcosa mi afferrò le gambe! Caddi stesa al suolo. Cercando di tirarmi in piedi, le mie mani premettero sul suolo ardente e lanciai un forte grido. Le rialzai rapida, e nel voltarmi vidi che l’ Houndoom capo del branco mi stava azzannando e sfregiando con gli artigli le mie gambe. Persi uno stivale, che lui scagliò lontano.
Mi stava trascinando lontano, sul terreno sassoso e ustionante. Era la stessa tecnica che aveva usato prima!
Cercai di scalciare, ma questi tenendomi stretta, mi infilzò gli artigli nelle gambe e…
Lanciai un urlo.
Mi stava mordendo la testa! Sentii i sui denti affilati e appuntiti che mi si conficcavano in testa. Lanciai la Pokèball in alto. Uscì Steven. Era frastornato e appena finì nella lotta cacciò un urlo per lo spavento. Il pokemon di tipo buio/Fuoco mi trascinò per forse due metri e potei vedere l’orribile battaglia. Ice stava combattendo contro tre Absol e un Mightyena, Blade se la stava vedendo brutta con altri Houndoom e degli Absol. Fire aveva scagliato lontano un Mightyena e un Houndoom gli stava azzannando la zampa posteriore. Steve, credo… stava aiutando Ice adesso. (vidi solo una sagoma blu) Stavo perdendo conoscenza. Sentii le fauci di quel cane infernale stringersi introno alla mia testa.
Urlai aiuto, ma dalla bocca uscirono solo parole confuse… chi avrebbe sentito? Nessuno… Quell’ Houndoom prima, col suo ululato aveva richiamato altri pokemon. Scalciai ancora. Lo beccai sulle zampe. Ma lui non si arrese e strinse le mascelle ancora più forte e con più rabbia. Avevo quasi perso le speranze. Sentivo il sangue che mi colava sul viso, dalla fronte fino sopra gli occhi e la bocca… Era acre, forse... un po’ dolce? Sentii anche una punta di salato… Stavo perdendo conoscenza, vidi le fiamme che uscivano dai cespugli tramutarsi in macchie gialle e arancioni. Le sagome dei pokemon diventavano sempre più scure… tutto stava scomparendo nelle tenebre. Chiusi (forse) gli occhi. nero, buio, dolore alla testa e alle gambe…
Udii poi un forte urlo… doveva essere stato forte perché riuscii a sentirlo, come se fosse in lontananza.
« biiiishaaaaaarp!….»
Poi udii dei guaiti di dolore, un tonfo… Poi… ad un tratto, la mia testa fu libera, il dolore più forte era passato, me la sentivo leggera, le gambe continuavano a far male come la testa, ma anche queste più leggere. Houndoom mi aveva lasciata, qualcosa lo fece guaire così forte che gli fece spalancare le fauci.
-Cosa…?-
Ebbi la forza di voltarmi.
Blade era dietro ad Houndoom capobranco, Sanguinava, la fronte gocciolava di rosso e nero, Aveva le lame conficcate nel dorso di quel pokemon infernale! Stava digrignando i denti e l’altro a bocca spalancata, si dibatteva e ululava di dolore.
«Biiishaaaaaarp!!» Blade gridò furioso e scaraventò lontano Houndoom che finì col picchiare la testa su una roccia rovente.
« Houuuuuu!» Ululò sofferente e zoppicando, scappò nella foresta lasciandosi dietro una scia rossa/nera.
Tutti i nemici, batterono in ritirata. Le ombre scomparivano tre fiamme e fumo.
Non vidi più nulla… nero… Ma sentivo il fumo, lo scoppiettio delle fiamme, l’odore del sangue, sentivo i miei pokemon dolenti…
«Steven……» sussurrai con un filo di voce.
Lui probabilmente mi si avvicinò perché lo sentii strisciarsi vicino a me. Era ferito anche lui.
«Pioggia…danza…….» non ebbi la forza di dire altro. Svenni.
Durò poco… sentivo freddo adesso. Non faceva più caldo… il fuoco… spento.
Sentii uno spruzzo d’acqua fresca che mi bagnava la fronte. Aprii gli occhi di scatto.
Era Steven.
Mi stava spruzzando con dell’acqua per farmi riprendere i sensi. Era ferito alle zampe e sanguinava da un fianco, aveva gli occhi ricchi di preoccupazione e dolore.
Pioveva, si sentiva anocara un po’ l’odore di fumo e erba secca e umida. Le gocce di pioggia, cadevano su di me e mi inzuppavano da testa ai piedi. Era tutto buio, ma in lontananza notavo ancora un po’ di fiamme arancioni.
Fire e Ice erano seduti l’uno accanto all’altro ansimando spaventati ed esausti. Ice sanguinava dal dorso e Fire, le leccava le ferite. Blade era inginocchiato e dalla bocca e dalla fronte gli colava del liqido rosso e nero.
La testa… cominciai a sentire quel dolore forte. Il sangue ancora non si era fermato, me lo sentivo colare giù per la nuca, il collo, sugli occhi e sul mento.
Le gambe neanche le sentivo… facevano davvero male. Riformulai rapidamente i pensieri.
Gli Houndoom, gli absol e i Mightyena nemici erano scappati… i miei pokemon erano in pericolo. L’incendio era grande e pericoloso… poi, Steven aveva fatto piovere, poi mi sono addormentata… forse, per qualche ora… o minuto. Era sempre notte fonda… poi lui mi aveva svegliata. E… poi, Houndoom mi aveva azzannata…
Ero esausta e facevo fatica a ragionare, ma poi mi concentrai.
Dov’era il ragazzo ferito?
Raccolsi le forze che mi rimanevano e mi voltai rotolandomi sul terreno.
Dov’era? I colori… nero, rosso… forse bianco…
Eccolo là!
Qualche metro distante da me, una scia rossastra ci divideva. Era il mio sangue, quando Houndoom mi aveva trascinata sanguinavo. … lui sembrava immobile.
-Quanto tempo è passato?- mi domandai allarmata.
E se fosse stato troppo tardi?
Non so dove, trovai la forza di lottare. Sentivo un gran mal di testa. Distesi le braccia in avanti, mi aggrappai all’erba secca e bruciata ora umida. Molto faticosamente mi tirai sulle ginocchia… Testa bassa. Vidi il sangue che mi sgocciolava giù dalla fronte e dal mento e andava a imbrattare il terreno zuppo. Anche dalla bocca mi colavano gocce vermiglie.
Combattei contro il dolore atroce che sentivo in testa e sulle gambe. Mi concentrai sul ragazzo e mi diressi trascinandomi sui ginocchi verso di lui.
Con le lacrime agli occhi notai che non si muoveva, vidi tutto sfuocato. Strizzai le palpebre e tornai a vedere normale.
Provai sollievo misto ad ansia quando vidi che ansimava e che tremando stava cercando invano di spostarsi verso i bordi della radura ormai coperta di cenere e macchie di sangue e acqua. Pioggia colmava le fosse con un sonoro ticchettio.
Era vivo. Ma dovevo portarlo via in fretta. In quella foresta, non eravamo certo al sicuro.
Questa volta non riuscii a scorgere nessuna emozione dietro quei freddi occhi bianchi. Nient’altro che dolore.
Presi le pokèball e feci rientrare Fire, Ice.
Forse Blade poteva aiutarmi… no, non ora. Era il più ferito. Esausto, e se mi avesse aiutato a spostare quel povero ragazzo, avrebbe solo finito per ferirlo ancora di più involontariamente con quelle lame.
Feci rientrare anche lui.
Mi misi dietro di lui e lo afferrai per sotto le braccia. La testa mi continuava a dolere. Le gambe parevano spezzarsi sotto il mio peso. Iniziai a trascinare il corpo del ragazzo forse anche lui ormai privo di sensi, verso Steven. Quel tipo era più grande di me e mi stavo spaccando le braccia a portarlo, con le lacrime agli occhi. Lui aveva la bocca socchiusa per il dolore e lo sguardo fisso. Il sangue gli colava dalla bocca e il petto che si alzava e abbassava mi poteva dare un minuscolo conforto.
Ero debole, eppure riuscivo a trascinarlo anche dopo quel terribile episodio e quella ferita al cranio.
Avevo una forza che solo poche volte riuscivo a tirare fuori. Dovevo salvarlo, non potevo arrendermi! La pioggia mi rigava il volto e mi inzuppava entrandomi nella maglia e nei pantaloni.
Sentii Steven che mi si avvicinò per aiutarmi. Si abbassò così che io potessi caricare quel povero ragazzo su di lui. Mi ci volle un po’. Prima scavalcai Steven che i era accucciato a terra, poi continuai a trascinare il ragazzo. Una volta che fu sul mio Samurott, mi aggrappai al suo corno per riprendere fiato. Afferrai gli stivali che mi ero persa quando Houndoom mi aveva attaccata e li infilai in malo modo nello zaino. Trascinandomi quasi solo con le mani, salii anche io e cercai di mettere meglio quel tipo in modo che per i sia stato più facile cavalcare e con l’altra mano tenerlo sul dorso di Steven.
Dopo un po’ il mio pokemon si rialzò a fatica e iniziò a galoppare più veloce che riusciva ( chiaramente, molto piano) verso la città.
Il tempo sembrava scorrere troppo lentamente…
Era molto buio ma riuscivo ad intravedere delle sagome oscure nel bosco, in lontananza. Forse… sì!
Dopo un tempo che mi parve lunghissimo intravidi la città! Eravamo arrivati!
Samurott correva sull’asfalto, io scesi tenendomi sempre aggrappata a lui. Dov’era Nero?
Eccolo là! Di spalle che camminava sotto un lampione. Mi stava aspettando.
«Nero!» chiamai.
Lui, si voltò un po’ sorpreso.
«Sky! Ti ho aspettata per un sacco di tempo! Dov’eri?»
Mi corse in contro, sembrava preoccupato, ma anche felice di rivedermi… Ma il suo volto perse tutta la felicità quando passai sotto un lampione.
Mi vide il sangue che mi colava per la testa e giù sulla faccia. Doveva essere uno spettacolo terribile.
Sobbalzò «Sky! Che cosa è successo?!» Gridò e cercò di prendermi per un braccio, ma io lo spinsi indietro.
«Nero finiscila! Io mi reggo almeno in piedi! C’è qualcun altro che ha bisogno di andare in un centro Pokemon! Subito!»
Nero sembrava stupito
«Ma cosa dici?! Chi…» Iniziò sbottando, ma poi il suo sguardo cadde su Steven e sul ragazzo ferito.
«Oh mio Arceus! Ski cosa diemine… no! Non mi importa! Vieni! Il Centro pokemon è di qua!» Si mise a correre. Io cercai di seguirlo più velocemente possibile. Ma dopo pochi metri mi sentii le gambe pesanti, il dolore sopravventò e cominciai a vedere solo tutto scuro.
Parlai, forse… chiesi aiuto a Nero. Ma non penso che sentì. In ogni caso qualcosa mi afferrò e non caddi a terra. Doveva essere Steven perché sentii la sua lingua umida.
Fu l’unica cosa che sentii, perché poi… svenni.
Più niente. Tenebre. Nient’altro.
 
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